La Drammaturgia di Karol
La “Parola viva” del Teatro Rapsodico
“La Bottega dell’Orefice”
Meditazione e Dramma di Giovanni Paolo II
“Perché l’uomo non riesce a durare nell’altro senza fine e l’uomo non basta”
K. Wojtyla
Fondato a Cracovia nel 1941, in pieno regime di occupazione nazista, il Teatro Rapsodico nacque da un gruppo teatrale clandestino, che realizzò alcune idee drammaturgiche di M. Kotlarczyk, tra cui l’abbandono dell’uso del sipario e del palcoscenico tradizionale, dei costumi e del trucco, esaltando invece l’uso ritmico della parola, quella parola definita dallo stesso Karol Wojtyla “un lievito attraverso il quale passano le azioni umane e in cui trovano le dinamiche loro proprie”. L’interesse per il teatro, da parte di Karol Wojtyla, nonché la sua partecipazione attiva, sia come attore che come regista e drammaturgo, si compie a partire dalla stagione del 1941, attraversa interamente il dramma della guerra, sfuggendo alle feroci retate ed esecuzioni dei Tedeschi invasori, e termina nel 1946, con l’ordinazione sacerdotale del giovane Karol.